Curiosità sullo spettacolo

In Lovetrain2020 è stato fatto un lungo lavoro sui punti di contatto tra la coreografia e le la colonna sonora, in cui movimento e suono interagiscono per rivelare gli infiniti modi in cui le persone si incontrano, si allontanano, vivono esaltando il piacere di essere connessi attraverso la danza.

Nato nel pieno della pandemia, Lovetrain2020 è un musical contemporaneo per quattordici danzatori pronti ad una vera e propria esplosione di energia: un ritratto generazionale, un inno alla danza, un’ode coreografica al suono e all’atmosfera degli anni ’80.

Lo spettacolo è interamente costruito sulle canzoni dell’iconico duo “Tears for Fears”. Un’ode – in forma di coreografia – che, con la spinta utopica e groovy degli anni ‘80 esplora le possibilità espressive e emotive scaturite dall’incredibile intreccio di danza e musica pop. 

Era da tanto tempo che Emanuel Gat non ascoltava i Tears for Fears, nonostante fosse cresciuto con la loro musica. Poi un giorno quasi per caso gli è capitato di riascoltare Seeds of Love ed ecco riaccendersi la scintilla e ritornare i ricordi dell’adolescenza. Da lì ogni parola e ogni accordo è riaffiorato alla mente del coreografo, insieme a nuove tracce mai ascoltate prima.

I costumi di scena, realizzati da Thomas Bradley, con la loro ricchezza barocca fatta di forme eccentriche, colori sgargianti, volant e volumi esagerati vogliono porsi in contrasto con il grigiore del periodo del lockdown in cui è nata l’idea dello spettacolo.

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