Ex – esplodano gli attori
Calendario
Prossime occorrenze
-
Dal 30 Gen 2025 al 09 Feb 2025
- 21:00
- Info Prezzi
-
31 Gen 2025
- 21:00
- Info Prezzi
-
01 Feb 2025
- 19:30
- Info Prezzi
-
02 Feb 2025
- 18:30
- Info Prezzi
-
04 Feb 2025
- 21:00
- Info Prezzi
-
05 Feb 2025
- 18:00
- Info Prezzi
-
06 Feb 2025
- 21:00
- Info Prezzi
-
07 Feb 2025
- 21:00
- Info Prezzi
-
08 Feb 2025
- 21:00
- Info Prezzi
-
09 Feb 2025
- 18:30
- Info Prezzi
-
Crediti:
Ex - esplodano gli attori
di Gabriel Calderóntraduzione di Teresa Vila
regia Emanuele Valenticon Monica Demuru, Christian Giroso, Lisa Imperatore, Marcello Manzella, Daniela Piperno, Lello Serao, Emanuele Valenti
scene Giuseppe Stellato
costumi Daniela Salernitano
disegno luci Massimo Galardini
assistente alla regia Federica Sandrini
direttrice di produzione Hilenia De Falco
un progetto realizzato dal Teatro Metastasio di Pratoproduzione Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord
Ex-esplodano gli attori è un testo di Gabriel Calderón, attore, regista e drammaturgo uruguaiano e debutta per la prima volta in lingua italiana con la traduzione di Teresa Vila, per la regia di Emanuele Valenti.
È la storia di una ragazza che vuole capire cosa abbia portato i propri familiari a odiarsi e non parlarsi più per anni. Come fosse un po’ un regalo, un po’ un esperimento di fisica quantistica, tutti si ritrovano riuniti in casa la notte di Natale. Procedendo nel racconto, il cenone si fa sempre più improbabile e tragicomico: il presente lascia spazio a scene ambientate nel passato da cui si delinea una vicenda familiare che deve fare i conti con le conseguenze della storia politica del proprio paese.
L’autore racconta che l’idea del testo è nata interrogandosi sulle risposte che l’ex presidente uruguaiano Pepe Mujica dava quando gli si chiedeva come sarebbe stato possibile superare lo scontro sociale conseguente alla dittatura. Mujica rispondeva che forse l’unica soluzione era che tutti gli attori della storia morissero, anzi più precisamente, esplodessero. Da qui gli interrogativi: l’uomo, per risolvere i problemi che lui stesso ha creato, deve morire? E, il tempo, può davvero guarire le ferite?
Anche se prende le mosse dal racconto di una famiglia segnata da una dittatura, indagando la possibilità di sanare e superare un trauma collettivo, questo testo può parlarci, in realtà, di una famiglia qualsiasi e del tentativo (impossibile forse) di rimetterne assieme i cocci, collocandosi, quindi, su un terreno assolutamente universale. Questa è una delle cose che più mi ha colpito quando l’ho letto e che mi ha spinto a metterlo in scena per farlo conoscere al pubblico italiano. Da una parte, quindi, la prepotenza della Storia, dall’altra la possibilità di raccontare una famiglia come tante che non può esistere senza rimossi, accuse, colpe da elaborare e da cui affrancarsi. Tutto questo è raccontato, come in tutti i testi di Calderón, attraverso una parola dirompente, che non dà via d’uscita, che mette spalle al muro. Ed è da questa parola strabordante ed esplosiva che comincerà il lavoro di messa in scena. Una stanza, due porte, un esperimento, una riunione familiare e una ragazza che vuole sapere; che ha una necessità e un dolore nel petto; che vuole ascoltare parole mai dette; parole che spieghino; parole che possano aiutarla. Da qui, dalle parole, cominceremo a lavorare.
Emanuele Valenti
Info Parcheggio e Accessibilità
Info Parcheggio e Accessibilità
Dimentica lo stress da parcheggio per arrivare al Teatro Bellini. Potrai lasciare la tua macchina presso uno dei parcheggi convenzionati col Teatro:
- Garage Correra
via Francesco Saverio Correra, 29 – 90135, Napoli (NA)
(+39) 081 564 0118 - Ecumano Parking
via S. Giovanni Maggiore Pignatelli, 41 – 80134, Napoli (NA)
(+39) 081 580 2152 - Parcheggio Cavour
P.za Cavour, 34 – 80137, Napoli (NA)
(+39) 081 454183
per maggiori informazioni, agevolazioni e specifiche clicca qui