MACBETH – CUORE NERO
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Crediti:
Macbeth - Cuore Nero
Da Macbeth di William ShakespeareAdattamento, disegno luci e regia Gaetano Battista
Con in o.a.
Marvellous Atuma, Antonio Cacciapuoti, Salvatore Canzanello, Roberto Capuozzo, Alfonso Cetta, Nicola D’Angelo, Francesco Diana, Luigi Grassi, Antonio Parisi, Marco Puglia, Pasquale Ruocco, Riccardo SergioScenografie Carmine Di Giulio
Sarto Mushi Jeannot Mulango
Costumi Orsola Iannone, Teresa Papa
Voci registrate Davide Sivero
Dizione e espressione Cristiana Balletta
Musiche originali eseguite dal vivo Aniello De Sena
Fonico Carmine Minichiello
Traduzione Goffredo Raponi
Assistente alla regia Roberto CapuozzoProduzione Esecutiva Associazione Polluce APS, Premotion Events&Entertainment
Sostenuto da Associazione Polluce APS, Cassa delle Ammende-Ministero della Giustizia, Assessorato Scuola - Politiche sociali - Politiche Giovanili DG Politiche Sociali e Socio Sanitarie della Regione Campania.
Il potere logorante, l’ingordigia e la vanagloria, l’ira funesta e l’odio indistinto dominano una delle tragedie più significative del drammaturgo inglese William Shakespeare.
L’innominabile Macbeth viene rappresentato nella sua chiave più drammatica, vivendo le sue paure più profonde, come cavaliere, come nobile, come uomo. La sua natura, il suo essere così disumano e lontano dalla realtà, lo rendono attualmente uno dei personaggi più affascinanti delle tragedie shakespeariane. Macbeth-cuore nero analizza i suoi sentimenti più profondi e la sua complessa emotività. Dal cuore partiamo, fulcro di pulsanti passioni, elemento vitale e centro dell’essere umano, lo afferriamo con mano, estirpandolo e mostrandolo nelle sue forme più bieche. Il cuore nero è l’emblema del percorso dei protagonisti di questo lavoro, nero come la pece, come la terra infangata della cruda Scozia, come le mani sporche di nero sangue intrise di odio e di paura. Macbeth-cuore nero non è solo una semplice rappresentazione teatrale, ma si tratta di un percorso laboratoriale dedicato ai mestieri del teatro che portiamo da tempo all’interno della Casa di Reclusione di Arienzo. Dieci detenuti insieme ad un Magistrato di Sorveglianza stanno seguendo questo percorso di formazione e messa in scena, partendo non solo dal testo del Macbeth ma anche e soprattutto partendo da loro stessi. Due figure così lontane ma unite dal luogo che li lega, il carcere, si incontrano in un altro luogo che a suo modo è luogo di riflessione e confronto: il teatro. I detenuti rappresentano mille Macbeth, il Magistrato figura shakespeariana, che in realtà potrebbe investire vari ruoli nelle opere del drammaturgo inglese, è anch’egli Macbeth, simile ai mille volti dei detenuti in scena, ma motore di un sistema dove chi è al di sopra, in questo caso, è solo la legge del chi è di scena. Macbeth-cuore nero è più di un’opera teatrale, è un percorso emotivo per detenuti e un magistrato, un flusso di narrazione dove la tragedia di Shakespeare fa da collante con il suo linguaggio, con la sua chiarezza di intenti, con una messa in scena che non dà nulla per scontato.
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