Dal 11 febbraio 2025 Al 16 febbraio 2025

Orpheus Groove

ideazione, scrittura scenica, regia Annalisa D’Amato
Calendario
  • Crediti:

    Orpheus Groove
    Ideazione, scrittura scenica, regia
    Annalisa D’Amato
    Drammaturgia Elvira Buonocore e Annalisa D’Amato

    Con Andrea de Goyzueta, Juliette Jouan, Savino Paparella, Stefania Remino, Antonin Stahly

    Musiche Annalisa D’Amato e Antonin Stahly
    Scenografia Simone Mannino
    Costumi Giuseppe Avallone
    Sound design Tommy Grieco
    Luci Cesare Accetta
    Assistente alla regia Maria Chiara Montella
    Consulente alla teoria musicale Massimiliano Sacchi
    Distribuzione per la Francia Laure Duqué
    Foto di scena Mikaël Lubtchansky

    Produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro (Italia), Fondazione teatro di Napoli - Teatro Bellini (Italia), Compagnie D’Amato Stahly (Francia), Théâtre Molière-Sète, Scène nationale archipel de Thau (Francia), Fondazione Campania dei Festival (Italia)
    Progetto sostenuto dal Ministère de la Culture – Direction régionale des affaires culturelles d’Île-de-France, Parigi (Francia)

    Con il sostegno in residenza di creazione la vie brève – Théâtre de l’Aquarium, La Cartoucherie, Le Pavillon, Romainville, (Francia), Research Institute of Philosophy and Music, Londra (Regno Unito), La Maison Folie de Wazemmes, Lille, (Francia), Culture Moves Europe - Goethe Institute - Creative Europe Program
    Con l’aiuto alla ricerca Boarding Pass Plus - Direzione dello spettacolo del Ministero della Cultura (Italia) e con la partecipazione del Jeune Théâtre National (Francia)

    Ringraziamenti: Robert Brewer Young, Thomas Perriau-Bébon, Bruna Bonnanno Spettacolo sopratitolato in inglese, francese e italiano.


  • Durata Spettacolo: 90 minuti

Orpheus Shivandrim, nato a Bombay da madre indiana e padre italo-francese, è uno scienziato fisico del suono che, con un gruppo di colleghi, è impegnato in un progetto di riarmonizzazione del’Essere Umano e della Terra, le cui energie vitali si stanno affievolendo di giorno in giorno in maniera preoccupante.
Il suo assioma: ogni cosa ha la sua frequenza e ogni essere umano ha la sua nota musicale.
La sua osservazione: al mondo esistono propriamente due tipi di vibrazioni, le ‘vibrazioni creative’ e le ‘vibrazioni inerziali’.
Il suo obiettivo: riattivare, attraverso gli effetti della musica su i corpi, la vibrazione del pianeta, degli esseri umani, degli animali, che si sta indebolendo drammaticamente.
Il suo team: Perséphone Boulanger, esperta di geometria del suono; Aristeo Molfetta, analista dello spettro sonoro; Pluto Rinaldi Tufarelli, ricercatore della musica delle sfere.
Sin da bambino il Professor Orpheus Shivandrim si identifica con il mito greco di cui porta il nome, in una ricerca costante di armonia che ritrova esclusivamente nella musica. Utilizza frammenti dell’Orfeo di Gluck come pharmacon all’interno della sua sperimentazione. È appassionato dell’opera di Bach che suona con il suo violino convinto di trovarvi la risoluzione ai molti enigmi della sua vita e della sua ricerca, come faceva Einstein che suonando il violino si connetteva con l’invisibile trovandovi a volte soluzioni alle equazioni più complesse.
La sua ricerca è tutta rivolta verso la sensibilizzazione e il risveglio degli esseri umani e del pianeta che ormai versano nella più totale disfunzionalità. Per questo ha creato l’ISTITUTO PER LA RIARMONIZZAZIONE UNIVERSALE.
Il luogo dell’azione scenica è proprio il laboratorio di Orpheus e dei suoi collaboratori. Composto da registratori a nastro, sintetizzatori analogici, sintetizzatore Moog, un monocordo, theremin, diapason e metronomi, che creano insieme al sublime suono del violino polifonie destinate a risolvere un’equazione:
[(la frequenza vibratoria dell’essere umano) + √(la frequenza di tutti gli elementi)] ÷ 2 = l’equilibrio dinamico e rigenerativo dell’Armonia Φ

Riuscire ad agire sul singolo è di importanza capitale per questo gruppo di scenziati, siccome il cervello e la terra funzionano sulle stesse frenquenze: “chi salva una vita, salva il mondo intero”. Il tempo stringe. Riusciranno a riarmonizzare la nuova misteriosa donna che si candida per cambiare di frequenza e risuonare finalmente con il Tutto?
Annalisa D’Amato

Anzitutto c’è una donna
Anzitutto c’è una donna. Una figura femminile attraversa lo spazio e lo determina con la sua presenza.
La vediamo compiere un atto di volontà: recarsi presso il Centro per la Riarmonizzazione Universale, luogo di cura e riassestamento dell’individuo attraverso l’esercizio della musica sul corpo umano. Qui, un gruppo di esperti del suono, guidati dal Professor Orpheus Shivandrim, conduce trattamenti all’avanguardia, mediante la somministrazione di getti musicali ad uso terapico.
Ecco cosa c’è. Un presupposto futuristico, la musica come cura. Poi c’è la giovinezza di lei, la sua fragilità. La sua fermezza. E un’espressione di volontà chiara come il sole: cercare una strada per tornare a stare bene. Intorno a questo cardine si costruisce la ricerca degli scienziati, figure brillanti e fantascientifiche. Reali ed esoteriche. Umane ma mitologicamente ispirate.
L’intero team parla una lingua musicale, si esprime con un bilinguismo che è sovrapposizione di mondi. Perché ciò che vale per il singolo vale per il globo e il bisogno disperato di stare bene appartiene a questo tempo e a questo mondo tutto, per intero.
La prossimità teorica ed espressiva con l’universo orfico, l’idea di connessione tra tutti gli esseri e l’influenza dell’Orfeo mago e musico, sono senz’altro alla base di questo lavoro.
C’è una vicinanza con l’idea di inferno intesa come ombra, profondità. Come l’oscurità di ciascuno.
Immaginato come un viaggio interiore, il percorso della donna non si ferma alla semplice accettazione di una cura. Il pharmakon musicale è la spinta, l’abbrivio per il raggiungimento di qualcosa di molto di più forte.
L’autocoscienza di sé. Un nuovo atto di volontà. Riconoscere sé stessi, ritrovare la propria voce. Il suono della propria parola.
Elvira Buonocore

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