Rosarosaerosae

coreografia e performance Sara Lupoli
Calendario
  • Crediti:

    Concept, Coreografia, Performance Sara Lupoli

    Scenografia Video Livia Ficara e Alessandro Papa
    Operatore Video Lud Sciannamblo
    Assistente alla Coreografia Maria Anzivino
    Costumi Dario Biancullo
    Sound Design Valerio Middione e Matteo Vinti
    Light Design Livia Ficara
    Segretaria di Produzione Caterina Giangrasso A.

    Produzione ArtGarage
    Co-produzione Körper, Théâtre des Calanques

    Con il sostegno di Casa del Contemporaneo, Accademia delle Belle Arti di Napoli, Teatro Libero di Palermo, FABBRICA EUROPA, N+N Corsino, Teatro San Materno, FUNA.

    • Progetto Selezionato alla NidPlatform 2021 nella sezione Open Studios
    • Progetto Vincitore del Concorso PRESENTEFUTURO 2022 del Teatro Libero di Palermo
  • Durata Spettacolo: 45 minuti

rosarosaerosae – la pelle delle immagini è un racconto multimediale che indaga il processo di costruzione dell’identità a partire dal corpo e dalle sue infinite rappresentazioni.  Un progetto visuale  che va a ricercare le origini materiche, grafiche e cinestetiche che contribuiscono a far emergere il senso di genere  e il conflitto che ad esso si associa. In questo percorso il cinema funge da trait d’union tra diversi stati emotivi e vari linguaggi artistici: proiezione, tessuto, suono, pelle, voce e danza si confondono in un repertorio di ambienti solitari e sensibili in cui l’io si disperde, mettendo in evidenza la natura mutevole dell’essere umano. 

Nel tentativo di rintracciare le matrici di una femminilità incorporata, frammentata e a volte estranea, rosarosaerosae rappresenta un viaggio in cui l’immagine funge da declinazione elementare necessaria a riconoscersi e a dare senso alla pluralità di personalità che ci abitano. 

Note dell’autrice:

rosarosaerosae è un progetto a lungo termine che indaga il rapporto tra le diverse rappresentazioni del sé. L’intera ricerca parte da un percorso personale e presenta diverse ramificazioni ed esiti di cui “la pelle delle immagini “ è il primo movimento. 

Il rimando alla prima declinazione latina è funzionale a sottolineare l’esigenza di andare alla base di una  grammatica emotiva che nel tempo ho incorporato. Sono andata a ricercare all’interno del mio archivio personale, andando a rintracciare quei sistemi simbolici che partecipano attivamente alla costruzione del nostro universo interiore, che si imprimono nel corpo, nelle sue dinamiche e nel suo stare, che si accomodano nella psiche e nei sogni tanto da plasmare la materia viva della nostra intera esistenza. Ho tentato di ritrovare la genesi di un senso d’identità a partire dalla consultazione del testo “Atlante delle Emozioni” della studiosa Giuliana Bruno e dall’osservazione di alcuni esempi di rappresentazione di genere che si sono impressi più fortemente in me: David Lynch, Gaston Bachelard, Balthus, Madeleine de Scudéry, Wim Wenders sono solo alcuni dei riferimenti che hanno attraversato il mio paesaggio creativo e che effettivamente faccio emergere nel lavoro.

Questo percorso creativo mi ha permesso di cucire insieme diversi interstizi del mio vissuto, indagando metodi  propri ad altri linguaggi artistici come il cinema, l’architettura, la moda.

Coreografia, video-mapping, costume e scenografia  fungono da ponti che collegano diversi punti di vista e li convogliano in un unico ambiente visivo.

Attraverso la pelle delle immagini desidero rivendicare un senso del femminile che non mi sia estraneo, cercando di trovare un senso di autenticità nella relazione con me stessa e con gli altri.

 Sara Lupoli

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